Un ex campione del Real Madrid ha preso una decisione clamorosa per la sua vita: dopo aver calcato i campi di tutto il mondo, ha scelto di dedicarsi a un’attività completamente diversa
Passare dai più prestigiosi campi di calcio di tutto il mondo agli ospedali non è da tutti. Ci vuole coraggio per dimenticare la gloria che può regalare lo sport professionistico per dedicarsi completamente agli altri. Non sono in molti a riuscirci. Lo ha fatto, però, tra la sorpresa generale, un grande ex campione, un calciatore che ha indossato la maglia più nobile del mondo ma che adesso, a 36 anni, ha scelto di dare un senso completamente nuovo alla sua vita, seguendo le orme della sua famiglia.
A svoltare completamente è stato un ex campione del Real Madrid, un calciatore che fin da giovane, grazie alle sue straordinarie capacità atletiche, è riuscito a conquistare una maglia decisamente pesante, arrivando a raggiungere successi straordinari. Un giocatore di estrema generosità, che ha fatto della passione per lo sport la sua vita, non arrendendosi mai di fronte alle difficoltà.
Non a caso, nel corso della sua carriera, dopo aver indossato maglie importantissime come quelle di Feyenoord, Real o Everton, si è anche “accontentato” di casacche decisamente più leggere, come quelle dell’Hercules, dell’Alanija, del Reading, dello Sheffield, del Baniyas, dello Sparta Rotterdam, del Murcia e del Kozakken Boys. Un percorso atipico che lo ha portato adesso, a un passo dall’addio al calcio, ha scegliere un futuro differente, lontano dai campi di gioco e vicino alle persone che soffrono sul serio.
Il protagonista di questa straordinaria vicenda è l’olandese Royston Drenthe, peraltro parente di altri grandi calciatori o ex calciatori come Edgar Davids e Gini Wijnaldum. In un’intervista a NOS, negli ultimi giorni, l’ex Real, che oggi milita nei Kozakken, un club amatoriale, ha ammesso di aver iniziato anche un percorso da lavoratore autonomo, in particolare nel settore sanitario, per seguire le orme dei suoi genitori. E il motivo che lo ha portato a questa svolta è molto serio.
Nato e cresciuto in una famiglia di infermieri e operatori sanitari, Drenthe fin da ragazzo ha compreso che nella vita c’è anche altro, oltre a un pallone da seguire. Per questo motivo, ora che l’addio al calcio è vicino, ha deciso di mettersi alla prova per iniziare a lavorare tra le corsie, per comprendere se poteva essere all’altezza della situazione. Ha iniziato quindi a lavorare in un reparto con malati di demenza, scoprendo di riuscire a diventare da guida anche per chi soffre di più.
Ma cosa lo ha spinto a questa “inversione a U”? La motivazione è davvero nobile. Dopo tanta vita tra lusso e fortune di ogni tipo, ha deciso di fare qualcosa per aiutare gli altri e diventare davvero utile per la società: “Volevo vedere un lato completamente differente del mondo, per diventare una persona migliore“. Un gesto davvero nobile, più importante della vittoria di una Champions. Perché le vere vittorie, nella vita, sono quelle che conquisti per gli altri, e non solo per te stesso.
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