Fognini e Pennetta in incognito: a Montecarlo per ammirare l’erede. La coppia era presente sugli spalti per assistere al torneo monegasco
Il torneo di Monte-Carlo, il primo della consueta, intensa stagione sulla terra rossa, è arrivato nella sua fase decisiva. E le notizie per il tennis italiano sono state a dir poco entusiasmanti: nei quarti di finale è andata in scena una sfida tutta azzurra tra Jannik Sinner, uno dei favoriti del torneo, e la grande sorpresa Lorenzo Musetti. Il 21enne talento originario di Carrara ha battuto in rimonta al termine di una partita straordinaria il numero uno del mondo Novak Djokovic. Dopo aver perso il primo set per 6-4, Musetti ha aumentato la qualità del suo gioco mettendo alle corde il fuoriclasse serbo. L’atleta toscano si è così aggiudicato secondo e terzo set con il punteggio di 7-5 6-4.
E così ai quarti del prestigioso torneo di Montecarlo è stato derby tra lo stesso Musetti e uno Jannik Sinner che sempre in rimonta, annullando perfino un match point, ha battuto agli ottavi di finale il suo grande amico e avversario Hubert Hurcacz. Una gara senza storia, con Musetti che dal canto suo ha comunque potuto contare sul tifo sincero e appassionato di colui che ha considerato fin da bambino il suo idolo, Fabio Fognini. Il 36enne tennista sanremese ha infatti assistito sugli spalti all’impresa di Musetti contro Djokovic.
Fognini e Pennetta in incognito: a Montecarlo in tribuna per ammirare l’impresa di Musetti
Fognini non era solo però: seduta vicino a lui c’era la compagna ed ex campionessa Flavia Pennetta. Anche la tennista brindisina, vincitrice degli Open degli Stati Uniti, ha tifato per Musetti insieme a Fognini. La coppia si è presentata inforcando un paio di occhiali da sole che hanno impedito ai fan di riconoscerli. Ma da dove nasce questa profonda stima da parte del tennista ligure nei confronti del giovane talento carrarino? Le ragioni sono soprattutto di natura tecnica.
Fognini un po’ di tempo fa non ha risparmiato pesanti critiche ai due tennisti italiani più forti, Berrettini e Sinner. “Servono delle bombe, tirano colpi dritto per dritto, non mi piacciono”. Mentre ha più volte elogiato Musetti, confidando di ritrovarcisi un po’: “Lorenzo mi piace molto, tecnicamente mi rivedo molto in lui. Tra l’altro abbiamo un rapporto speciale e ci alleniamo spesso insieme“. Insomma, Fognini è una sorta di nume tutelare del 21enne talento toscano.