Italia, torna Zaniolo come falso 9? Mancini si è già espresso

Zaniolo e l’Italia. Un cordone mai reciso del tutto. Mancini è stato il primo tecnico azzurro a crederci. Ora l’ex Roma potrebbe tornare utile all’Italia

Dopo un’estate passata sulle prime pagine dei giornali quale possibile colpo di mercato, Zaniolo ha iniziato la stagione alla Roma. Nonostante un suo gol avesse deciso la finale di Conference League a Tirana lo scorso 28 maggio, l’ex Inter in questa annata è stato spesso discusso.

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Zaniolo con la maglia dell’Italia (Lapresse – fuorigioco.calciomercato.it)

Prima della cessione al Galatasaray, Zaniolo alla corte di Mourinho aveva questi numeri: 1 gol in 13 gare di serie A per 896 minuti totali; 1 gol e 3 assist nelle tre recite in Europa League; 86′ in Coppa Italia agli ottavi contro il Genoa. L’eterna promessa, che sembrava essersi consacrata dopo una stagione in realtà non eccelsa – in serie A nel 21-22 2 gol e5 assist in 28 match; 2 gol e 1 assist in 7 gare di Conference League – ad agosto era dato da tutti come promesso sposo del Milan. Prima i rossoneri e poi la Juventus, sul mercato estivo, l’avevano sedotto e poi abbandonato.

Con la Roma quindi la stagione attuale era vissuta a corrente alternata. Più bassi che alti, fino all’episodio di La Spezia che di fatto ha segnato al sua storia con i giallorossi. Era il 20 gennaio e Zaniolò, rifiuto di giocare al Picco, adducendo motivi particolari come il fatto di essere nato proprio a La Spezia. “Tra Nicoló Zaniolo e la Roma è rottura totale. Dopo aver saltato il match con la Fiorentina per una sindrome gastrointestinale – che a qualcuno era già sembrata sospetta – il giocatore non si è reso disponibile per la trasferta di domenica a La Spezia. Alla base della decisione c’è l’evidente volontà di essere ceduto entro la fine di gennaio. La storia tra i giallorossi e il classe ‘99 dunque, rischia di chiudersi in malo modo”, raccontava all’epoca la Gazzetta dello Sport. Su Zaniolo il Milan premeva, salvo poi abbassare l’offerta al club, rinunciando di fatto a Zaniolo. Il calciatore non la prese benissimo, tanto che lo scontro con la Roma il 31 gennaio raggiunse l’apice con Zaniolo che produsse un certificato medico attestante uno stato di malessere.

Zaniolo, dalla ‘depressione’ al possibile ritorno in azzurro

Anche per il rapporto con Mourinho non più ottimale, il giocatore decise di cambiare aria. Il 31 gennaio presentò a Trigoria un certificato medico con una prognosi di 30 giorni di riposo per motivi psicofisici. Il giocatore poi si recò a Trigoria per la visita nella quale lo spezzino ribadì il suo imperfetto stato di salute. L’8 febbraio venne scritta la parola fine con la cessione di Zaniolo al Galatsaray. In Turchia Zaniolo fino ad ora ha segnato 1 gol in due gare, 79 minuti in campo complessivi. Cifre che hanno comunque riaperto il dibattito sul suo futuro in nazionale.

Zaniolo: falso ) con l'Italia di Mancini.
Zaniolo con la maglia della Roma (Foto LaPresse – fuorigioco.calciomercato.it)

Nel settembre 2018, Zaniolo venne chiamata da Mancini in nazionale quando di fatto anche alla Roma era quasi uno sconosciuto. Il trequartista passò direttamente dalla Primavera dell’Inter all’azzurro di Mancini. Da allora per lui con la selezione maggiore 2 reti in 11 recite ma mai un ruolo da protagonista. Ora per Zaniolo qualcuno ipotizza il ruolo di falso nove, ipotesi già scartata da Mancini.  “È un ragazzo così giovane che potrà ancora migliorare a livello tattico e può ricoprire diversi ruoli, questa è una fortuna sia per noi che per lui. Non credo, però, possa ricoprire il ruolo di centravanti”, disse il ct azzurro a Sky il 6 aprile 2020 quando si parlava di convocazione per l’Europeo, poi spostato causa Covid.

In realtà, per Mancini Zaniolo darebbe il meglio a centrocampo, come interno offensivo, pensiero ribadito più volte. “Per me è Zaniolo una grande mezzala d’attacco, continuo a pensare questo. Poi ha il fisico e la conclusione per giocare in attacco: vanno valutate tante cose, come mezzala d’attacco ci dà la possibilità di essere più forti nella fase offensiva”, disse l’allenatore jesino in conferenza stampa a Coverciano il 26 gennaio 2022. Discorso chiuso.