Il gesto non è piaciuto ai piani alti delle istituzioni sportive: sul banco degli imputati proprio il fantasista argentino che non avrebbe agito da capitano
A distanza di ormai cinque mesi dalla conclusione del tanto discusso Mondiale di Qatar 2022, tornano in auge alcuni episodi che hanno caratterizzato principalmente quella incredibile finale giocata al Lusail Stadium di Doha lo scorso 18 dicembre.
Argentina e Francia hanno messo in piedi una delle più belle finali di sempre, caratterizzata da numerose giocate d’alta scuola che hanno intrattenuto alla grande il pubblico calcistico mondiale. Alla fine l’ha vinta l’Argentina, ma soltanto ai rigori: Messi ha così realizzato il sogno di milioni di persone che aspettavano questo momento da quell’estate del 1986, quando la maglia numero dieci dell’Albiceleste era indossata da Diego Armando Maradona. Malgrado i festeggiamenti siano terminati da un pezzo, emergono ancora critiche contro una serie di calciatori accusati di aver celebrato in maniera troppo volgare e provocatoria la conquista della Coppa del Mondo.
‘El Dibu’ Martinez è noto per essere un personaggio abbastanza eccentrico e sul prato del Lusail non ha fatto altro che dimostrarlo davanti a milioni di persone. Dopo aver infatti vinto il trofeo di miglior portiere della competizione, l’estremo difensore in forza all’Aston Villa ha festeggiato in maniera piuttosto volgare portandosi il trofeo a mezza altezza e compiendo un movimento non proprio da calciatore professionista. Ebbene quell’atteggiamento non solo è stato criticato dai tifosi, ma anche dagli alti dirigenti delle istituzioni sportive che, come ben si sa, sono molto severi quando si parla di disciplina. Uno di questi, il presidente dell’UEFA Aleksandr Ceferin, si è scagliato non solo contro El Dibu, ma anche contro il capitano argentino Messi “colpevole” di non averlo rimproverato.
Marca, in un suo recente articolo, ha per la prima volta pubblicato quelle che furono le reazioni di Ceferin contro Emiliano Martinez contenute nel libro scritto da Sebastián Fest e Alexandre Juillard, intitolato “Messiánico: Lionel Messi, la historia del mejor”. Il presidente UEFA, tra l’altro da poco rieletto fino al 2027, ha criticato il capitano e numero Dieci argentino per non aver rimproverato o fermato il suo compagno dicendogli qualcosa, ma non solo ha ritenuto esagerati anche gli sfottò contro Kylian Mbappè, compagno di squadra della Pulce, avvenuti durante i festeggiamenti di Buenos Aires.
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