Il centravanti nigeriano fa gola a mezza Europa e cresce l’ansia per la cessione, ecco il duplice scenario innanzi al miglior marcatore del campionato di Serie A
Un crescendo di emozioni. Il percorso di Victor Osimhen con la maglia del Napoli non può essere tradotto diversamente. Semmai potrebbe essere soltanto costellato di altri aggettivi, mai abbastanza per descriverlo a pieno. Ventuno reti fino a questo momento maturate nel corso delle ventitré presenze nel campionato di Serie A, senza neppure contare il figurone in Champions League. La storia potrebbe ripetersi anche la prossima stagione, per le speranze di Luciano Spalletti, una volta vinto lo Scudetto. Eppure il presidente Aurelio De Laurentiis è ben conscio dei pericoli cui potrebbe andare incontro durante la prossima sessione estiva di mercato.
Non c’è soltanto da capire come andrà a finire la questione legata alle plusvalenze, all’interno della quale anche il giovane nigeriano è finito per un presunto incrocio di trattative con la Turris per il cartellino di Claudio Manzi, ma anche da definire la posizione del calciatore negli schemi del tecnico toscano. Per quanto risulti uno degli elementi più preziosi ed importanti della rosa, Osimhen potrebbe non arrivare al compromesso di prolungamento di contratto. Tanto più se alle calcagna ci sono moltissime grandi realtà europee disposte a un esborso economico significativo per accaparrarsi le sue prestazioni sportive. Stando agli ultimi aggiornamenti, dunque, il calciatore potrebbe realmente finire sul mercato senza chance di rinnovo. Un’occasione che neppure il Napoli può lasciarsi sfuggire, cercando di monetizzare il più possibile.
Calciomercato, Osimhen al bivio: due chance di cessione all’estero
Le richieste di De Laurentiis non sono inferiori ai 150 milioni di euro. Attorno a una cifra simile soltanto pochi potrebbero entrare in un testa a testa, con Bayern Monaco e Manchester United già in lista di attesa.
I bavaresi sono carenti di una punta centrale di ruolo e di prospettiva, come non la vedono dall’ultima volta in cui il buon Robert Lewandowski giganteggiava in qualità di miglior marcatore europeo. I ‘Red Devils’, invece, sono alle prese con una mini-rivoluzione d’organico che potrebbe compiersi in via definitiva con l’annessione dei nuovi soci di maggioranza portatori di immense risorse economiche. In entrambi i casi, il Napoli ne gioverebbe. Starebbe poi al direttore sportivo Giuntoli cercare l’alternativa in attacco, conscio del fatto che sul mercato non potrebbero saltar fuori profili della sua caratura a basso costo.